IL TERRITORIO DEL ROERO
Il Roero (Roé in piemontese) è una regione geografica e storica del Piemonte, situata nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo. Prende il nome dalla famiglia omonima – la casata astese dei Roero – che a partire dal periodo medioevale e per vari secoli ha dominato su questo territorio [(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Roero_(territorio)].
Il territorio roerino viene fatto coincidere con un’area formata da 23 comuni della provincia di Cuneo e 1 comune della provincia di Asti.
Il territorio, al pari delle vicine Langhe è anche nota meta turistica in ambito eno-gastronomico e culturale per i tanti castelli e antichi borghi che costellano il suo piccolo territorio. Il 22 giugno 2014, durante la 38ª sessione del comitato UNESCO a Doha, il Roero è stato ufficialmente incluso, assieme a Langhe e Monferrato, nella lista dei beni del Patrimonio dell’Umanità.
GEOGRAFIA
Il Roero ha una superficie totale di 417,23 km quadrati ed è tutto posto sulla sinistra idrografica del fiume Tanaro. Al di là di tale fiume, sulla sua destra idrografica, inizia invece il territorio delle Langhe. Perciò il fiume Tanaro costituisce il confine tra Roero e Langhe. Mentre la maggior parte del Roero appartiene al bacino idrografico del Tanaro, le acque della zona affacciate verso la pianura carmagnolese vengono convogliate nel Po dal Meletta e dai suoi affluenti.
La zona del Roero è prevalentemente collinare ed è coltivata principalmente a frutteto e a vigneto. Le Rocche del Roero, sulle quali è stato costruito un castello oppure è sorto un paese, costituiscono una caratteristica peculiare del paesaggio.
STORIA
Area già abitata in epoca romana, per le fiorenti viticulture qui impiantate, il Roero è però terra spartita tra le diverse fazioni operanti in Piemonte nel Medioevo.
Gli Aleramici, che in queste terre si scontravano con le truppe di Asti ed Alessandria, possedevano alcuni castelli sparsi sulle rocche. Anche il ramo aleramico dei marchesi di Saluzzo aveva degli avamposti nella zona.
La storia del Roero si collega con la storia delle Casate astigiane che dominarono su queste rocche e imposero il loro nome a questo territorio. All’interno di queste casate, particolare influenza ebbe la famiglia che ha dato il nome alla zona, la famiglia originaria di Asti dei Roero.
CULTURA
La cultura del Roero è principalmente legata alla terra e ai suoi prodotti, in particolare al vino, ai tartufi, alle nocciole e al miele, e alle sue tradizioni contadine. La storia millenaria propone anche testimonianze d’arte, soprattutto affreschi.
Tra le manifestazioni culturali degne di nota: il premio giornalistico del Roero e il premio letterario Carlo Cocito, dedicato al poeta locale Carlo Cocito (1900-1983).
Tra i personaggi importanti legati al Roero ricordiamo Rosa Vercellana nota anche come la Bela Rosin, amante e poi moglie del Re Vittorio Emanuele II, dal quale ebbe in dono un castello nel Roero a Sommariva Perno, lo scrittore e giornalista Giovanni Arpino, il fisico e geologo Angelo Sismonda e il magistrato Bruno Caccia.
Tra i tanti personaggi della cultura contadina, merita un cenno particolare Giuseppe Artusio [Castino (CN), 14/02/1925, Monticello d’Alba (CN), 26/10/2018] alias Pinin di Captun e vissuto a Baldissero d’Alba. Fin dall’età di 15 anni, si dedicò alla “missione” del bacialé, sensale di matrimoni. Egli, da allora fino a poco tempo fa, ne ha combinato ben centodieci, dei quali nessuno è fallito. Mauro Alfonso, già micropsicoanalista e autore di un libro di poesie dedicate al Roero, riferendosi a Pinin, lo definisce in questi termini “[…] mai però ad eccezione di Silvio Fanti, uno dei miei maestri, ho conosciuto una persona che, come Pinin, fosse dotata di una sensibilità e di una intelligenza psicologica così spiccate”.
INQUADRAMENTO TERRITORIALE DEL “DISTRETTO DEL CIBO DEL ROERO”
L’area geografia di riferimento del “Distretto del cibo del Roero” è quella composta dal territorio di 25 Comuni piemontesi, localizzati nella parte settentrionale della provincia di Cuneo, ai confini con la provincia di Asti (i comuni di Cisterna d’Asti e di San Martino Alfieri sono gli unici Comuni localizzati in provincia di Asti e San Martino Alfieri è l’unico Comune aderente al Distretto localizzato oltre i confini dell’area tradizionalmente individuata come Roero).
L’area presenta un lato maggiore di circa 20 km e si estende per una superficie pari a 465,58 Kmq ed è costituita da un territorio prevalentemente collinare (la quota altimetrica media è pari a 312,96 s.l.m.), il quale si estende a nord verso il comune di San Damiano d’Asti e la provincia di Asti e di Torino, a sud confina con il comune di Alba ed il corso del fiume Tanaro, ad est è delimitato ancora dal corso del fiume Tanaro e dal territorio della provincia di Asti, mentre ad ovest è demarcato dalla SP 661 e dal tratto di ferrovia tra Bra e Carmagnola lungo la linea ferroviaria Torino Stura – Bra – Alba.
Di seguito, si presenta una rappresentazione cartografica dell’area del “Distretto del cibo del Roero”.
I Comuni facenti parte del “Distretto del cibo del Roero”
Stemma della famiglia Roero