ASSOCIAZIONE DISTRETTO DEL CIBO DEL ROERO
L’ASSOCIAZIONE DISTRETTO DEL CIBO DEL ROERO, ufficialmente costituita il 23 maggio 2023, a seguito del riconoscimento del Distretto del Cibo del Roero da parte della regione Piemonte, avvenuto l’11 aprile 2023.
L’Associazione nasce con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i prodotti agroalimentari del Roero, oltre che il paesaggio rurale, allo scopo di favorire la filiera produttiva, l’offerta turistica e culturale del territorio.
L’obiettivo è promuovere uno sviluppo omogeneo delle filiere agroalimentari presenti nell’area attraverso un piano di attività condiviso che coinvolge le aziende agricole, commerciali e artigiane del Distretto, che rappresentano il tessuto imprenditoriale del territorio caratterizzato per la produzione dei prodotti di qualità certificata che commercializzano sui mercati nazionali e internazionali.
L’Associazione Distretto del cibo del Roero comprende 25 Comuni (23 nel Cuneese, più Cisterna d’Asti e San Martino Alfieri).
La sua compagine include inoltre enti rappresentativi del territorio, tra cui il Mercato ortofrutticolo del Roero e l’Associazione per i Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero Monferrato; ne fanno parte, inoltre, le associazioni di rappresentanza agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura del Cuneese, e quelle rappresentanti il settore non agricolo, come Confartigianato Cuneo, Associazione commerciati Albesi, Ascom Bra.
COS’È UN DISTRETTO DEL CIBO?
La legge finanziaria nazionale del 2018 ha istituito i “distretti del cibo”. Essi sono definiti come sistemi produttivi territoriali caratterizzati da un fattore aggregante rispetto al sistema produttivo agricolo e agroindustriale, funzionali a perseguire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.
La norma prevede che siano le Regioni e le Province Autonome ad individuare i distretti del cibo, comunicandoli al Ministero delle politiche agricole alimentari forestali, presso il quale è costituito lo specifico Registro nazionale.
Per quanto riguarda la Regione Piemonte, la Giunta regionale ha approvato il 13 novembre 2020 il nuovo Regolamento per l’individuazione territoriale, la costituzione, il riconoscimento e il funzionamento dei nuovi distretti del cibo.
Il Regolamento è stato approvato dopo aver acquisito il parere positivo delle parti sociali, del CAL Consiglio delle Autonomie Locali e della III Commissione del Consiglio regionale.Con questo fondamentale passaggio normativo si è avviato l’iter di riconoscimento dei distretti del cibo in Piemonte, come prevede il Testo unico dell’agricoltura della Regione Piemonte, la Legge regionale n.1 del 2019, art. 43. Obiettivo dei distretti del cibo è favorire la valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari ed allo stesso tempo il paesaggio rurale piemontese. In questo modo verrebbero favoriti più soggetti di un determinato territorio: dalla filiera produttiva all’offerta turistica e culturale locale. Inoltre, i distretti del cibo devono garantire la sicurezza alimentare diminuendo l’impatto ambientale delle produzioni, riducendo lo spreco alimentare e salvaguardando il territorio attraverso le attività agricole e agroalimentari. Una volta ottenuto il riconoscimento da parte della Regione Piemonte, i distretti vengono iscritti nel Registro nazionale dei Distretti del Cibo potendo così beneficiare degli interventi di sostegno previsti dalla normativa vigente in materia. Come indicato in apertura, i distretti del cibo individuano sistemi produttivi locali, che si caratterizzano per una specifica identità storica e territoriale omogenea e integrano attività agricole e altre attività imprenditoriali, in coerenza con le tradizioni dei luoghi di coltivazione. Partecipano ai distretti del cibo enti pubblici, istituzioni ed imprese, la cui cooperazione può favorire ad esempio la promozione all’estero dei prodotti del territorio e l’offerta turistica. Inoltre la collaborazione tra piccole e medie imprese agricole e agroalimentari è in grado di accrescere la competitività delle imprese stesse attraverso la riduzione dei costi e l’innovazione. I distretti del cibo vengono costituiti mediante un accordo tra soggetti pubblici e soggetti privati che operano in modo integrato nel sistema produttivo locale e che concordano su un Piano di Distretto di durata triennale.
CONSIGLIO DIRETTIVO
PRESIDENTE
Silvio Artusio Comba
DIRETTORE
Roberto Cerrato
Gicomo
Badellino
Enrico
Faccenda
Valerio
Rosa
Marco
Scuderi
Luca
Truzzi